Storia di La Valletta

Grand Master Jean de la Vallette

La Valletta era stata progettata prima dell’assedio del 1565. Tuttavia, i progetti potevano essere eseguiti solo se una cristianità riconoscente avesse arricchito generosamente i Cavalieri, in seguito alla sconfitta di Solimano. Papa Pio V e Filippo, re di Spagna, diedero un aiuto finanziario e misero a disposizione i servizi di un famoso ingegnere militare italiano, Francesco Laparelli.

La magnifica città-fortezza fu costruita sull’arida roccia della penisola del Monte Sceberras, a picco sul mare, con due profondi porti naturali, Marsamxett e Grand Harbour. Iniziata nel 1566, La Valletta fu completata con i suoi imponenti bastioni, i forti e la cattedrale in un tempo sorprendentemente breve: 15 anni.

Laparelli ebbe l’occasione più unica che rara di poter creare la città perfetta. Probabilmente non vi sembrerà una città così moderna, ma è uno dei primi esempi di progettazione di città basata su uno schema di strade preciso.

La città provvedeva a soddisfare i bisogni di tutti gli strati della società, dai Cavalieri ai loro servitori fino ai commercianti. Il disegno di Laparelli prevedeva il rifornimento di acqua fresca attraverso tubazioni, e il miglioramento delle condizioni igieniche, due progetti molto moderni per quel tempo. Il reticolo di strade permetteva la facile circolazione per le strette vie cittadine di aria fresca proveniente dai porti, creando una sorta di condizionamento dell’aria a livello cittadino.

La Valletta è un bell’esempio di progettazione di città nel 16° secolo: insolita per quel tempo, dato che la maggior parte dei centri urbani provenivano dall’evoluzione di insediamenti precedenti. Il roccioso Monte Sceberras non era una località facile per le costruzioni: prima, infatti, si resero necessari consistenti lavori di livellamento. La Valette morì nel 1568, prima del completamento della città. Nel 11571, seppure incompleta, la città poteva accogliere i Cavalieri trasferitisi da Birgu.

Laparelli lasciò Malta nel 1570, ma i lavori proseguirono sotto l’architetto maltese Gerolamo Cassar, responsabile della maggior parte dei primi edifici, dalla Cattedrale di San Giovanni alla Sacra Infermeria, gli Alberghi o Locande dei Cavalieri e il Palazzo del Magistero.

All’alba del secolo 16°, La Valletta era una città di notevole grandezza. La gente proveniva dalle isole vicine per vivere all’interno dei suoi bastioni sicuri.

Valletta diventò presto importante nella vita dell’Ordine e delle isole. Comunque le Tre Città, al di là del porto, patria primitiva dei Cavalieri, conservarono un’importanza economica grazie ai loro moli. Mdina, la vecchia capitale medievale, perse il suo ruolo e divenne una laguna di acqua stagnante, e rimase la patria della nobiltà maltese, dei discendenti dei feudatari spagnoli e siciliani.